Il Catecumenato Crismale.
Cuore
della rinnovata pratica di IC con i ragazzi
Intervento di don Luciano Meddi
al convegno diocesano di Albano 20 giugno 2012


La lunga ricerca per una nuova organizzazione per la
Iniziazione Cristiana dei Ragazzi (=ICR) è motivata alla
percezione che l’attuale modello non incida a livello
formativo; non realizzi la integrazione fede e vita;
faccia fatica ad edificare comunità adulte nella fede e
a sviluppare nuove figure vocazionali.
Quali possono essere i motivi? In buona parte
esso deriva da una inadeguata offerta formativa troppo
centrata sul racconto teologico; non costruita
sull’apprendere delle persone; non finalizzata alla
assimilazione e interiorizzazione e realizzata in età
non completamente adatta a tale processo.
Quando diciamo “catecumenale” intendiamo una
organizzazione pastorale declinata secondo le 4 tappe
della progressione missionaria; in una prospettiva di
integrare le dimensioni formative: conoscere, aderire,
saper vivere e che sappia unire i linguaggi della
esperienza cristiana. infine catecumenale significa
modello organizzato secondo l’unità e ordine originario
dei sacramenti della IC.
Ma pedagogia catecumenale deve significare anche
pedagogia: rispettosa del primato di Grazia e della
libertà della persona; secondo i tempi della risposta,
«attraverso» il sistema di apprendimento della persona
che tenga in conto la trasformazione della vita e abbia
come finalità l’apprendistato della vita cristiana.
Il percorso catecumenale si sviluppa secondo le età
della vita dei ragazzi che si compone di:
socializzazione, evangelizzazione del progetto di vita
e proposta, sperimentazione e iniziazione della vita
cristiana. [...]
postato giovedi 21\06\2012
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