Nel contesto della Nuova Evangelizzazione, che aiuto può dare il linguaggio dell’arte? È l’interrogativo approfondito dall’annuale convegno dell’Aica (Associazione Italiana dei Catecheti). Il Presidente, prof. S. Currò, lo ha collocato all’interno del cammino associativo quadriennale dedicato al tema “Catechesi come educazione: tra antropologia e cultura”. Oltre la riflessione sui contesti vitali della pastorale, tuttavia, la associazione avverte il bisogno di rinnovare le pratiche della comunicazione-educazione catechetica. Una ipotesi (non l’unica) è quella di esplorare la via del bello. Il bello tocca. Nell’esperienza del bello, ci si sente toccati dal mistero e, insieme, si tocca (si entra nel) il mistero. Tali processi sono stati studiati con uno sforzo interdisciplinare, e anche transdisciplinare, facendo interagire diversi punti di vista, in particolare: il punto di vista pedagogico-culturale, quello ecclesiologico e naturalmente quello catechetico.